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IL LAVORO A BLETCHLEY PARK

Nell’agosto del 1939 i Britannici costituirono la scuola dei codici e dei cifrari a Bletchley Park nel Buckinghamshire. Le persone chiamate a lavorare al progetto, erano esperti in molti settori diversi. C’erano esperti nella violazione dei codici, ufficiali dei servizi segreti, matematici, scienziati, esperti di parole crociate, giocatori internazionali di scacchi, attrici e perfino astrologi. Fortunatamente per gli addetti britannici alla decodifica dei messaggi cifrati, negli anni che precedettero la guerra, in Polonia si erano già sperimentate varie tecniche per forzare Enigma. Poco prima dell’invasione tedesca della Polonia, il loro lavoro venne condiviso con gli alleati britannici. Il governo della Polonia fu il primo a impiegare i matematici come decrittatori e le menti logiche dei matematici dimostrarono proprio quello che era necessario sapere per affrontare Enigma. Questo vantaggio essenziale dei Polacchi, unito alle abilità per la risoluzione di problemi e le capacità intuitive delle reclute di Bletchley, portarono alla decifratura del codice Enigma all’inizio del 1940: una tecnica particolare, per decifrare Enigma, aveva avuto finalmente successo. I decrittatori britannici lavorarono in squadre, 24 ore su 24, per tutta la durata della guerra, usando carta e matita, come pure nuove tecnologie meccaniche appena inventate per elaborare specifiche impostazioni di Enigma, per ogni singolo giorno.
Inconsapevolmente gli stessi Tedeschi aiutarono i Britannici a decifrare Enigma. Per esempio: i messaggi spesso cominciavano con lo stesso testo di apertura. Messaggi cifrati spesso riportavano informazioni di routine come rapporti sul tempo e frasi quali Keinebesondere Ereignisse (niente da segnalare).

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I messaggi spesso terminavano con Heil Hitler!

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I Tedeschi spesso trasmettevano più di una volta lo stesso messaggio, con una diversa versione di cifratura.
Queste disattenzioni fornirono ai decifratori gli indizi, denominati cribs (mangiatoie), sul modo in cui Enigma era stato impostato quel giorno. Questi cribs erano essenziali per forzare i cifrari. Per esempio, senza un crib, ancora oggi si sarebbero impiegati parecchi mesi per decifrare un testo lungo una pagina formato A4, utilizzando un PC moderno, con procedimenti di verifica e di controllo degli errori. 
Tuttavia, i cribs da soli non erano sufficienti. I decrittatori di Bletchley Park svilupparono nuove procedure e algoritmi per la determinazione della messa a punto di Enigma e svilupparono anche dispositivi di calcolo elettronico per implementare questi metodi. 


Oggi gli storici ritengono che il lavoro dei decrittatori a Bletchley Park abbia ridotto la guerra di due anni.

eroi dimenticati

EROI DIMENTICATI

Malgrado il loro notevole lavoro, tuttavia, per molto tempo nessuno dei decifratori di codici della seconda guerra mondiale ha ricevuto pubblici riconoscimenti, come sarebbe stato giusto. Per garantire la sicurezza britannica, la forzatura di Enigma è rimasto un segreto, molto protetto, per tutta la durata della guerra e per i successivi 30 anni. Alla gente che aveva lavorato a Bletchley Park è stato proibito di parlare di quello che avevano fatto e, di conseguenza, il loro contributo determinante per la soluzione della guerra è stato completamente dimenticato. Ma in questi ultimi 30 anni molte informazioni sull’incredibile storia di Bletchley Park sono state rese note.
Tragicamente tuttavia, per qualcuno i ringraziamenti arrivano troppo tardi. Alan Turing si suicidò prima che gli fosse pubblicamente riconosciuta la sua straordinaria parte nella guerra e prima che i suoi contributi alla scienza della cifratura e decifrazione fossero completamente capiti. 
Il governo britannico ha ancora in funzione un reparto di decifrazione alla “Direzione del Ministero delle Comunicazioni” (GCHQ) in Cheltenham. Fa sempre affidamento sui matematici per le loro abilità e per la loro capacità logica nella soluzione dei problemi: GCHQ vanta la più alta concentrazione di matematici puri del paese. Gli odierni codici segreti sono molto più sofisticati della cifrante Enigma e la loro resistenza risiede nell’impossibilità di scomporre i grandi numeri in fattori, così oggi, con i timori per il terrorismo globale, il ruolo dei nostri decrittatori di codici risulta tanto importante quanto quello svolto durante la seconda guerra mondiale.

le scuse

Alan Turing è rimasto nell'ombra per un lungo periodo. Solo nel 2009, ben 55 anni dopo la sua morte, l’ex primo ministro britannico Gordon Brown porse ufficialmente le scuse del Paese a Turing per le persecuzioni omofobe nei suoi confronti, anche se i tempi non erano ancora maturi per un’assoluzione formale.

Dopo una petizione online sottoscritta anche da Stephen Hawking, fisico di fama mondiale, ulteriori scuse arrivarono nel 2013 dal premier David Cameron. Poi, il 24 dicembre 2013, è arrivata anche l’assoluzione definitiva: la regina Elisabetta II, su richiesta del ministro della giustizia, ha ricordato il valore delle ricerche di Turing, incluse quelle condotte a Oxford, ripulendo finalmente l’immagine dello scienziato. Il perdono reale, atteso per anni dopo la sua morte è stato il pretesto, è stato il pretesto per la cinematografia di raccontare la vita di Turing.

PONTI ANNA

Classe 5A sia

2015/2016

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